Il termine “stress” può assumere significati diversi. Uno dei migliori dizionari della lingua italiana, riporta numerose voci, ma quella che interessa la sfera psicologica è così descritta: “ Nell’uso corrente, tensione nervosa, logorio, affaticamento psicofisico, e anche il fatto, la situazione, che ne costituiscono la causa”.
In questo articolo ci occuperemo quindi dello stress psicologico, una condizione che oggi colpisce la quasi totalità della popolazione mondiale anche se con intensità e tempi diversi.
Ci sono numerosi disturbi emotivi e fisici che sono stati collegati allo stress tra cui depressione, ansia, attacchi cardiaci, ictus, ipertensione, disturbi del sistema immunitario che aumentano la suscettibilità alle infezioni, una serie di disturbi legati al virus che vanno dal raffreddore e herpes a AIDS e alcuni tipi di cancro, oltre a malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla e la fibromialgia.
Inoltre lo stress può avere effetti diretti sulla pelle (eruzioni cutanee, orticaria, dermatite atopica, sistema gastrointestinale (GERD, ulcera peptica, sindrome dell’intestino irritabile, colite ulcerosa) e può contribuire all’insonnia e a disturbi neurologici degenerativi come il morbo di Parkinson. E’ difficile pensare a qualsiasi malattia in cui lo stress non possa svolgere un ruolo aggravante o qualsiasi parte del corpo che non sia interessata.
Uno dei sintomi più comuni è la tensione fisica che si ripercuote sui muscoli. Quante volte lamentiamo dolori a schiena, gambe, collo e perfino ai denti? I movimenti del nostro corpo sono il risultato di un comando impartito dal cervello che quando eseguiti in piena coscienza e volontà, non provocano alcun disturbo. Cosa diversa è vivere una condizione di malattia mentale, psicotica o nevrotica, che spezza l’unità psicofisica.
Anche se il movimento risulta come la cosa più semplice da eseguire, il nostro corpo per svolgere questa azione mette in moto numerose aree, a partire dal cervello per finire a gran parte del sistema nervoso che partecipa direttamente e indirettamente alle attività di movimento.
Lo stress invece comporta tensione muscolare inter威而鋼
essando prima la muscolatura volontaria per andare a coinvolgere poi quella involontaria diventando una patologia cronica e inconscia. Nel tempo queste contrazioni possono comportare alterazioni posturali generando alterazioni muscolo scheletriche che a loro volta si tradurranno nei seguenti sintomi:
- nausea
- cefalea
- dolori muscolari
- disturbi di respirazione
- problematiche di tipo urologico, ginecologico e viscerale
- calo della vista
- dolori dentali
- labirintite
- problematiche circolatorie.
Ma vediamo secondo il sito americano AIS (American Institute of Stress) quali sono i sintomi che genera una condizione continua di stress:
- Frequenti mal di testa, serraggio della mascella o dolore
- Digrignamento dei denti
- Balbuzie o balbuzie
- Tremori, tremori di labbra, mani
- Dolore al collo, mal di schiena, spasmi muscolari
- Svenimento, vertigini
- Suoni, ronzii o “scoppiettii”
- Arrossimento frequente, sudorazione
- Mani fredde o sudate, piedi
- Secchezza delle fauci, problemi di deglutizione
- Raffreddori frequenti, infezioni, herpes
- Eruzioni cutanee, prurito, orticaria, “pelle d’oca”
- Attacchi di “allergia” inspiegabili o frequenti
- Bruciore di stomaco, mal di stomaco, nausea
- Eccesso di eruttazione, flatulenza
- Costipazione, diarrea, perdita di controllo
- Difficoltà a respirare, frequenti sospiri
- Attacchi improvvisi di panico che minacciano la vita
- Dolore al petto, palpitazioni, polso rapido
- Minzione frequente
- Minore desiderio sessuale o prestazione
- Ansia in eccesso, preoccupazione, senso di colpa, nervosismo
- Aumentata rabbia, frustrazio必利勁
ne, ostilità - Depressione, sbalzi d’umore frequenti o selvaggi
- Aumento o diminuzione dell’appetito
- Insonnia, incubi, sogni inquietanti
- Difficoltà a concentrarsi, pensieri di corsa
- Problemi nell’apprendimento di nuove informazioni
- Oblio, disorganizzazione, confusione
- Difficoltà nel prendere decisioni
- Sensazione di sovraccarico o di sopraffatto
- Incantesimi di pianto frequente o pensieri suicidi
- Sentimenti di solitudine o inutilità
- Poco interesse per l’apparenza, puntualità
- Abitudini nervose, irrequietezza, piedi che toccano
- Aumento della frustrazione, irritabilità, nervosismo
- Reazione eccessiva a piccoli fastidi
- Aumento del numero di incidenti minori
- Comportamento ossessivo o compulsivo
- Riduzione dell’efficienza o produttività del lavoro
- Bugie o scuse per coprire il lavoro insufficiente
- Discorso rapido o borbottato
- Eccessivo atteggiamento difensivo o sospetto
- Problemi nella comunicazione, condivisione
- Ritiro e isolamento sociale
- Stanchezza costante, debolezza, stanchezza
- Uso frequente di farmaci da banco
- Guadagno o perdita di peso senza dieta
- Maggiore consumo di fumo, alcol o droghe
- Eccessivo gioco d’azzardo o acquisto d’impulso
Come dimostra questa lista, lo stress può avere effetti di ampia portata oltre che sul fisico, anche su emozioni, umore e comportamento.
Ma cosa fare nel caso in cui venissimo colpiti da questa antipatica quanto invalidante situazione?
“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” ossia “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano” recitava il poeta latino Decimo Giunio Giovenale nella sua produzione letteraria Satire, una locuzione che ai tempi nostri assume il significato che per avere una mente sana e funzionante, bisogna avere il fisico in perfetto stato.
E per curare il fisico le raccomandazioni sono sempre le stesse: sana alimentazione e attività fisica proporzionata all’età e alla struttura del soggetto.
Un esercizio fisico ben eseguito, comporta il rilassamento della tensione muscolare e di conseguenza anche di quello psichico, il ripristino del controllo neurovegetativo e del ciclo sonno-veglia; la regolarizzazione della pressione sanguinea, il miglioramento del metabolismo e della respirazione, il rafforzamento del sistema immunitario, un aumentato rilascio di endorfine e il miglioramento della coordinazione motoria.
Ma sono tanti gli “accessori” che possono migliorare lo stato psicofisico, a partire dal formulare pensieri positivi facendo scivolare quelli negativi che tendono a radicare e cronicizzare. Ascoltare della buona musica (oltre a suonarla se si ha la possibilità) e infondere aromi piacevoli nell’ambiente in cui viviamo usando oli essenziali, sono rimedi semplici e funzionanti.
Da non sottovalutare la pratica dello yoga e della lettura, che aiutano a liberare la mente da qualsiasi negatività.
Alla fine sarà la determinazione e la costanza nell’applicare queste semplici consigli, a permetterci di riequilibrare i valori psicofisici alterati dalla condizione di stress accumulata nel tempo, con la conseguenza di raggiungere il benessere agognato, possibilmente senza l’ausilio dei farmaci e dei loro effetti collaterali.