Impariamo a configurare una rete wireless per sfruttare la massima velocità
L’evoluzione costante della rete Internet, ha permesso di sviluppare applicazioni che fino a qualche hanno addietro sembravano impossibili da far girare in rete, da quello grafico al multimediale, dal cloud al trasferimento di file voluminosi. Ma per usufruire di questa tecnologia, è importante possedere dei requisiti essenziali: una buona connessione e un modem/router aggiornato che tenga il passo con l’evoluzione tecnologica.
La tecnologia WiFi (ossia quella che permette a due o più dispositivi di scambiarsi dati senza fili, utilizzando onde radio) è certamente la più sfruttata per il semplice motivo che il collegamento alla rete avviene senza la necessità di collegare gli apparecchi al modem tramite un cavo. Inoltre con l’avvento dei tablet e degli smartphone, è certamente il tipo di collegamento preferito soprattutto in un nucleo familiare o presso le strutture commerciali e turistiche.
Ma per sfruttare l’evoluzione della rete è necessario che la connessioni risulti stabile e veloce.
Il primo problema è quello della distanza, infatti le onde radio della connessione WiFi coprono delle aree prestabilite oltre le quali si ha la perdita di segnale. Inoltre la velocità dipende anche dal protocollo con il quale si dialoga. Basti pensare che negli ultimi dieci anni, abbiamo assistito a oltre 10 step evolutivi. Quindi senza entrare nel dettaglio tecnico, la cosa principale che devi sapere è la seguente: Wireless A, B, G e N sono vecchi standard wireless; AC wireless è l’offerta più recente.
Questo è un dettaglio importante poichè se ricevi e trasmetti segnali video in HD, questa tecnologia sarà utile per evitare il rallentamento grazie alla sua capacità di spostare più dati a una velocità maggiore rispetto al vecchio standard N. Il suo successore, AX, non è previsto fino al 2019, quindi non dovrai preoccuparti di aggiornare la tua tecnologia wireless nel breve periodo. Ovviamente è necessario che per sfruttare il protocollo AC, tutta la rete rispetti la stessa tecnologia, modem, router e schede di rete devono avere il lo stesso protocollo, oppure la velocità si adatterà alla periferica con la velocità più bassa.
Una volta chiarito quale tecnologia scegliere, vediamo come fare a coprire i punti bui della casa, dove per punti bui si intende quelli non coperti dal segnale WiFi.
I motivi per cui il segnale può arrivare debole o non arrivare affatto, quasi sempre dipende dagli ostacoli come muri e mobili o perchè i locali si trovano su più piani. Per ovviare a questi problemi bisogna munirsi di apparecchiature come i Range Extender o i Powerline. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il Range Extender è un apparecchio molto simile al router. Il suo scopo è quello di captare il segnale del modem e amplificarlo verso le zone buie. Per far ciò è necessario procedere alla configurazione del Range Extender che di norma avviene con questi passaggi:
1. Una volta acceso, viene visualizzato nell’elenco reti del nostro computer/tablet o smartphone
2. Per connetterci, selezioniamolo nell’elenco reti con il mouse, come si fa con il modem
3. Se ci richiede una password, digitiamola (di norma è riportata sul manuale o sotto l’apparecchio)
4. Una volta connessi, bisogna iniziare la procedura di configurazione che può avvenire digitando l’indirizzo IP del Range Extender (trovarlo sul manuale) sul browser, oppure se è presente, utilizzando il cd di configurazione incluso nella confezione, o ancora se presente sia nel Range che nel modem, premendo contemporaneamente su entrambi il tasto WPS, in questo caso la configurazione sarà automatica
5. Se tutto è andato per il verso giusto, entreremo in un pannello di configurazione che avvierà la procedura rivelando le reti wireless presenti nella zona. Selezioniamo la nostra, inseriamo la password di protezione del modem e salviamo la configurazione
6. Dopo qualche minuto, il Range Extender dovrebbe riavviarsi configurato
A questo punto possiamo spostare il Range Extender, posizionandolo vicino la zona buia. L’importante è che capti il segnale del modem cosicchè possa riamplificarlo verso la zona interessata.
I Powerline invece sfruttano l’impianto della corrente elettrica per creare punti di accesso nella casa. Si tratta di una spina che ha una porta ethernet. Di norma serve almeno una coppia di spine, la prima va inserita in concomitanza del modem e si connette tramite un cavo lan, che collega la porta Ethernet con quella del modem. La seconda presa invece si inserisce nella stanza del computer, connettendola sempre con un cavo lan alla scheda di rete del PC.
Ovviamente in questo caso non si parla più di segnale wireless. Tuttavia all’uscita della seconda presa, potremmo collegare un Access Point che prendendo il segnale tramite il powerline, provvederà a fornire una copertura wireless a tutto l’ambiente. L’accoppiata Powerline/Access Point, potrebbe essere utile nel caso in cui si debbano coprire aree troppo vaste che richiederebbero troppi Extender, anche con un aumento significativo di onde radio che non fanno bene alla salute. E’ chiaro che posso mettere più prese Powerline tante quanti sono gli ambienti che le richiedono.
Fin qui abbiamo parlato della tipologia ideale e di come fare a configurarla. Adesso occupiamoci di altri accorgimenti che possono migliorare ulteriormente le prestazioni.
Assicuriamoci che nelle vicinanze non ci siano altri ripetitori di segnali che possano interferire con il nostro. In questo caso sarà necessario cambiare il canale di trasmissione/ricezione, cosa che è possibile fare entrando nei parametri di configurazione del modem.
Un altro motivo che potrebbe deteriore la velocità di connessione e trasferimento, è dovuto ai “ladri” Wifi. E già, esiste la possibilità che alcuni riescano a entrare nella vostra rete e nel migliore dei casi la utilizzi per navigare e scaricare programmi. La prima cosa da fare è trovare una chiave di rete complicata con un protocollo di protezione alto, possibilmente cambiandola spesso, più volte al mese.
Un metodo casereccio per vedere se qualche sconosciuto sta usando la tua rete, è quello di spegnere tutti gli apparecchi di casa collegati al modem, e vedere sel la luce della spia wireless del modem continua a lampeggiare come se trasmettesse informazioni. Poi per chi è più esperto, può controllare entrando nella configurazione del modem e in base al modello, c’è un’area che riporta l’elenco degli apparecchi collegati.
Esiste un software che si chiama ” MoocherHunter” usato anche da alcuni corpi di polizia, che riesce a beccare il ladro di segnale wireless con una precisione quasi millimetrica…
Normalmente comunque basta inserire una protezione tramite password con un protocollo di sicurezza molto elevato come il WPA2-AES. Evitare il WAP perchè vulnerabile.
A questo punto controllare sia sul modem nella sezione dedicata (normalmente Stato Modem), la velocità internet di ricezione e trasmissione che corrisponda quantomeno a quella che il gestore vi ha fornito per contratto
e provare a fare dei test online (io di norma uso Speedtest by Ookla) per confrontare le velocità.
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