Deus ex machina….
Nel campo cinematografico, molte sono state le pellicole che hanno riguardato il rapporto tra uomo e macchine, dove queste ultime scalzavano gli umani dal podio di comando. Basta pensare a film come Transcendence, War Games o Terminator, per avere un’idea di cosa intenda.
Ancora oggi non siamo sul punto di soccombere ai robot, ma riguardo i posti di lavoro è già in atto da diversi anni una drastica riduzione a causa della realtà artificiale.
In molti campi ormai la manodopera robotizzata è un dato di fatto e si sta affermando velocemente anche in quello medico.
In America già da diverso tempo, può accadere che Tac, radiografie e risonanze vengano gestite da un infermiere, trasmesse digitalmente a un medico che risiede in India (più economico di un collega americano e che parla un ottimo inglese), il quale invierà a sua volta la ricetta a una farmacia online che farà pervenire il farmaco direttamente a casa del paziente. Per il paziente questo vuol dire tempi di file interminabili eliminate, costi e stress ridotti.
Ma il fenomeno non si ferma solo alle visite virtuali, oggi è diventato possibile eseguire operazioni a distanza grazie alla robotica applicata all’informatica. Veri e propri robot operano con precisione chirurgica al momento con l’aiuto umano, ma come nei film fra qualche anno, i chirurghi in carne e ossa potrebbero essere soppiantati dai cloni cibernetici.
In Cina è stato creato Xiao Yi, un robot che è riuscito a superare i test di medicina con un punteggio eccellente e in un prossimo futuro potrebbe affiancare i colleghi in carne e ossa.
I futuri medici (e non solo) sono avvisati….