Non è sempre tutto oro quello che luccica sulla più grande rete del mondo, Internet appunto…
Ritengo di avere una certa esperienza riguardo la rete, non fosse altro che ho iniziato a muovere i miei primi passi nel campo dell’informatica, oltre 35 anni fa. Il mio primo apparecchio elettronico fu un Videopac Philips, una consolle molto simile all’Atari 2600 alla quale sicuramente si ispirava. Esteticamente il Videopac era più curato e presentava una tastiera alfanumerica incorporata che l’Atari non aveva.
La mia scelta cadde su questa consolle non tanto per la grafica che per i tempi era molto spartana, ma per la possibilità di usare una cartuccia che conteneva il programma Assembler, un software che ti permetteva di programmare in linguaggio macchina ma che non ebbe il successo del Basic a causa della difficoltà di programmazione.
La premessa era d’obbligo per presentarmi in virtù delle considerazioni che esporrò in merito ai social, Facebook soprattutto.
Prima dell’avvento di Internet, l’unico modo per comunicare tra computer era quello di usare un modem analogico collegato alla rete telefonica tramite il quale comporre il numero di telefono di un altro utente che era fornito di un PC e un modem simile. La velocità iniziale di navigazione era di circa 300 bps (bit per secondo) quindi immaginate quanto tempo ci voleva per trasferire una foto o un documento di testo. Inoltre a differenza di adesso, le telefonate si pagavano a tempo e soprattutto erano differenziate le urbane dalle extraurbane.
In breve tempo, grazie alla rapidità con la quale evolve la tecnologia, le velocità di comunicazione diventarono sempre più preformanti per arrivare a garantire la gestione di siti, chat e social esattamente come li conosciamo oggi.
E non c’è cosa più bella poichè la rete è stata una magnifica invenzione che ha migliorato la nostra vita in ogni campo. Telecomunicazione, medicina, servizi, enti, scuola. Grazie ai social la gente ha potuto ritrovare amici e parenti di cui aveva perso le tracce. Anzi, hanno potuto rivedersi a distanza, grazie all’utilizzo delle webcam.
Ma come in ogni cosa, c’è sempre un però o se vogliamo, il rovescio della medaglia.
I social ad esempio, presentano diverse facce nascoste e anche pericolose, che in alcuni casi hanno determinato persino la morte di alcuni utenti.
E’ il caso del bullismo informatico, ossia di quegli atteggiamenti che tendono a colpire una persona con ogni mezzo, dagli insulti alle minacce, dagli sfottò alla pubblicazione di informazioni private e rese pubbliche grazie alla veloce diffusione che avviene con le condivisioni.
Spesso questi tizi agiscono nell’anonimato sfruttando falsi account e le falle legislative in materia che essendo tante e diverse da Paese a Paese, rendono difficile la loro identificazione.
Ma quali sono i reali pericoli che corrono sopratutto bambini e donne?
- Pedofilia – Sempre sfruttando falsi account, i pedofili vanno a caccia di giovanissimi che vengono individuati tramite le foto dei profili. Ovviamente all’inizio si presentano come coetanei e una volta acquistata la loro fiducia, riescono a soggiogarli con tecniche di sottomissione o a volte di minacce per indurli a fare ciò che vogliono. Per i genitori è importante tenere sempre sottocchio i propri figli e notare se questi accusano dei cambiamenti repentini dell’umore o qualsiasi altro sintomo anomalo.
- Truffe – Le truffe stanno prendendo sempre più piede e non solo con la violazione di account, quanto con alcune metodologie di aggiramento, o se lo preferite, abbindolamento.
Mi è capitato di ricevere richieste di consulenze da diversi utenti Facebook, che erano incappati nella “truffa della webcam”. In pratica una bella ragazza procace e disinibita li contattava chiedendo l’amicizia. Una volta ottenuta, riusciva in poco tempo e con molta maestria, a far compiere “giochi erotici” al malcapitato davanti alla webcam. Ovviamente dall’altro lato le scene venivano registrate e una volta terminata la performance, il povero cineasta veniva ricattato dalla sensuale fanciulla che lo minacciava di divulgare il video sulla rete se non avesse pagato una determinata cifra di denaro. Sappiate che una volta che avete girato il “film”, non c’è praticamente modo di bloccarne la diffusione. almeno non istantaneamente. - Fake News o bufale – Secondo le ultime statistiche, solo i blog nel mondo sarebbero circa 440 milioni. Immaginate quale sia la mole d’informazioni circolante sulla rete. Proprio per questo è diventato praticamente impossibile riuscire a distinguere le notizie vere da quelle false e il problema non è certo irrilevante poiché il fenomeno colpisce campi sensibili come ad esempio quello della medicina, per citare il primo che mi viene in mente. La gente usa sempre più internet per risolvere problemi di salute affidandosi ad articoli improvvisati e privi di qualsiasi riscontro scientifico. Potrebbe essere anche utile dare un’occhiata in rete, a patto di riuscire a distinguere la veridicità delle informazioni. Senza dubbio la cosa più importante, è che alla fine queste informazioni vengano confrontate con il vostro medico curante.
- Gruppi di studio e segreti – In teoria il gruppo di studio non rappresenterebbe una vera minaccia, perchè si tratta di una forma di associazione (spesso universitaria), che spacciandosi per comuni utenti, tendono a studiare usi comportamenti e costumi del popolo della rete. Nel lontano 2009 mi sono imbattuto in un esponete di questi gruppi. Nello specifico caso era presente in un gruppo Facebook dove si discuteva animosamente tra fazioni del Sud e del Nord. Il suo lavoro era quello di provocare ad arte i membri per acquisire dati sul comportamento umano in determinate situazioni. Ben diversa è invece la situazione dei gruppi segreti (Facebook prevede di poterli creare) non visibili a chi non è iscritto e che hanno un potenziale deleterio non indifferente. Molti ragazzi scambiano foto di ragazze a loro insaputa, ossia scattate mentre fanno shopping o durante il lavoro. Oppure mentre sono in palestra o ancora durante una vacanza. Ma ci sono situazioni nelle quali il partner di una coppia posta la foto dell’altro partner a sua insaputa, in atteggiamenti intimi (ad esempio durante un rapporto sessuale). I membri del gruppo usano queste foto per eccitarsi o ancora peggio per postare frasi offensive e minacciose sotto la foto.
- Bullismo – Questo è il fenomeno che più velocemente si sta propagando sulla rete. E non sempre il vigliacco bullo di turno è un anonimo, anzi capita spesso che la vittima venga colpita da una cerchia di persone che fa parte della sua vita. Si va dai compagni di scuola a quelli della piazzetta sotto casa e a volte addirittura da gente considerata amica. Normalmente le persone prese di mira sono quelle più fragili e sensibili, incapaci di reagire ad atteggiamenti così ripugnanti. A chi dovesse trovarsi in una situazione del genere, soprattutto se giovanissimi, consiglio di informare immediatamente i genitori e di denunciare i soggetti alle autorità competenti senza timore.
- Cyberstalking – Lo stalker da qualche anno a questa parte, è diventato un termine tristemente familiare. Si tratta di un individuo affetto da un disturbo della personalità che lo spinge a perseguitare ossessivamente un’altra persona con minacce, pedinamenti, molestie e attenzioni indesiderate e che a volte può terminare tragicamente con l’uccisione della vittima. Internet ha prodotto la versione digitale, ossia un soggetto che usa la rete e i social per perseguitare la vittima di turno con atteggiamenti spesso contraddittori che vanno dai complimenti alle minacce e che sono continui e incessanti. Anche in questo caso, qualora il cyberstalker non la smetta nonostante il proprio dissenso, il consiglio è di denunciare immediatamente il soggetto alle autorità competenti.
E poi ancora ci sono le minacce neanche velate ai politici, casi di razzismo, vendita di prodotti inesistenti, distribuzione di programmi virali e così via.
Cercate di usare sempre la testa e di valutare bene qualsiasi situazione. Una modella o un modello difficilmente busserà alla vostra porta per dirvi che ha avuto un colpo di fulmine, così come sarà molto difficile che qualcuno voglia regalarvi soldi senza alcun motivo. Cercate di regolare la privacy del profilo con la massima protezione ed evitate di dare amicizia a perfetti sconosciuti, una moda sempre più dilagante sui social, alla stregua di una gara.
Insomma usate il buonsenso.